Valori colesterolo: gli aspetti da considerare per rimanere in salute

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Il colesterolo, di cui si sente parlare spesso, è un composto organico che appartiene alla famiglia dei lipidi steroidei e sitrova nel sangue. Viene prodotto in parte dall’organismo (dal fegato, dal surrene e dalle ghiandole sessuali) ed in parte assunto tramite alcuni alimenti (specialmente di origine animale, come uova, burro, salumi, formaggi, carne).

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, svolge diverse funzioni biologiche fondamentali. Infatti, è un componente delle membrane cellulari, delle quali regola permeabilità e fluidità, e migliora la sintesi della vitamina D.

Tuttavia, nonostante questi importanti ruoli, quando il colesterolo circola nel sangue in concentrazioni superiori alla norma, può rappresentare un vero e proprio problema per la salute. Ciò può accadere anche seguendo un’alimentazione equilibrata e praticando una regolare attività fisica. Di fatto, quando la produzione endogena è fisiologicamente elevata, si parla di ipercolesterolemia familiare.

Colesterolo buono e colesterolo cattivo

Esiste il colesterolo buono, che è rappresentato dalle HDL (lipoproteine ad alta densità), che puliscono le arterie, catturando il colesterolo in eccesso e trasferendolo ai tessuti, dove viene eliminato. Tuttavia, esiste anche il colesterolo cattivo, che è composto dalle LDL (lipoproteine a bassa densità), che tende ad accumularsi nelle arterie, formando delle placche, che possono causare infarti o ictus.

Per quanto riguarda i valori del colesterolo: fino a 200 mg/dl si parla di colesterolemia normale; da 200 a 249 mg/dl di ipercolesterolemia lieve; da 250 a 299 mg/dl di ipercolesterolemia moderata; oltre i 299 mg/dl di ipercolesterolemia grave.

Un persona viene definita affetta da colesterolo alto, o da ipercolesterolemia, quando il valore del colesterolo totale supera i 200 mg/dl. Tale condizione, di fatto, non genera sintomi evidenti, ma aumenta il rischio vascolare, poiché porta alla formazione di placche in corrispondenza delle pareti arteriose, riducendo il flusso sanguigno. In questo modo il rischio di ictus, infarto del miocardio e di angina pectoris aumenta notevolmente.

Rimedi e strategie di prevenzione

Per diminuire la colesterolemia totale ed innalzare la frazione HDL, può essere utile seguire un’alimentazione ipocalorica. Di fatto, è importante evitare i grassi idrogenati, poiché, non solo innalzano i livelli di colesterolo cattivo, ma abbassano anche quelli del colesterolo buono.

É fondamentale, invece, consumare cibi contenenti fibre, in quanto limitano l’apporto intestinale di colesterolo e garantiscono un elevato numero di antiossidanti, che permettono di prevenire l’arteriosclerosi ed altre patologie.

Tuttavia, anche l’esercizio fisico ha un ruolo determinante per innalzare i livelli di colesterolo HDL. Tra gli alimenti utili per abbassare il colesterolo LDL di possono ricordare avena, melanzane, legumi, frutta, soia, salmone, sardine, tonno e cereali integrali.

Da evitare, invece, sono gli alcolici, i grassi animali ed i prodotti da forno. Qualora la dieta non fosse sufficiente a contrastare l’ipercolesterolemia, il medico potrà prescrivere farmaci specifici per risolvere questo tipo di problema. In ogni caso, prima di intraprendere qualunque tipo di terapia, è bene consultare uno specialista, in modo da evitare la comparsa di altri disturbi o, nel peggiore dei casi, l’aggravamento della problematica in atto.