Il temuto cambio armadio, che attuiamo due volte all’anno, è spesso l’occasione perfetta per effettuare un riordino completo di tutta la casa, in modo da rendere gli spazi a disposizione più leggeri, ariosi e definiti. Per chi è alla ricerca di nuove tecniche per sistemare al meglio la propria abitazione, interessante è il libro intitolato “Il magico potere del riordino“, scritto da Marie Kondo, che ha riscontrato un grande successo in Giappone.
Alla base di questa particolare guida del riordino vi è la necessità di seguire i propri sentimenti e di decidere che cosa buttare e che cosa conservare, tenendo conto degli stati d’animo che ogni oggetto ci dona. Dunque, il balzare alla mente di particolari ricordi e di momenti significativi attraverso il contatto diretto con alcune cose materiali, può essere utile per capire di che cosa abbiamo realmente bisogno e di cosa, invece, possiamo liberarci senza troppi rimpianti.
Procedendo in questo modo, è possibile mettere in luce chi siamo veramente, in quanto le cose che possediamo, non solo definiscono la nostra persona, ma fanno capire anche a che cosa aspiriamo nella vita. Secondo l’autrice, infatti, affrontare i beni materiali che si possiedono può rivelarsi estremamente doloroso, in quanto ci porta a confrontarci ed anche a vedere chiaramente le nostre imperfezioni o le scelte sbagliate che abbiamo preso in passato.
Quale scopo ha il metodo KonMari?
Dunque, esaminare quello che si possiede è importante, in quanto consente di capire cosa per noi è davvero rilevante e quali sono i nostri valori. Inoltre permette di ridurre la confusione e l’incertezza che normalmente ci attanaglia quando dobbiamo prendere delle importanti decisioni.
Tuttavia, questo metodo, oltre ad essere efficace dal punto di vista materiale (casa più pulita ed ordinata, spazi completamente rinnovati), sembra apportare anche dei miglioramenti a livello dell’organismo. Infatti, in alcuni casi è stata riscontrata riduzione del peso corporeo, maggiore tonicità degli addominali, ma soprattutto una eccellente sensazione di disintossicazione interiore, dovuta all’atmosfera di purezza e di serenità che si creata nei vari ambienti della casa.
Le regole principali del metodo KonMari
Il metodo konmari, come potete immaginare, presenta alcuni punti fondamentali, che è bene conoscere se si vuole applicarlo al meglio e sperare di trarne beneficio.
1) Prima buttare e poi riorganizzare e sistemare;
2) Ascoltare attentamente le proprie emozioni;
3) Visualizzare chi si vuole diventare, sia dal punto di vista dello stile, che in generale nella vita;
4) Riordinare tutto in una sola volta, senza rimandare. Probabilmente per portare a termine tale operazione che, all’inizio potrà apparire come una vera e propria apocalisse, potrebbero volerci circa 6 mesi;
5) Sistemare per categorie e non per ambienti. Ad esempio, bisogna riordinare prima tutte le maglie, poi tutti i pantaloni, poi ancora tutti gli oggetti e così via. Il modo più giusto di procedere, prevedere di mettere tutti gli oggetti di una medesima categoria per terra davanti a noi e, dopo un’attenta riflessione, tenere quelli che ci danno maggiori emozioni ed eliminare gli altri,
6) Eliminare i regali inutili o poco apprezzati;
7) Riporre le cose nelle scatole di scarpe, in quanto sono più piccole di quelle che vengono comunemente utilizzate per i traslochi, per tanto consentono di trovare gli oggetti con maggiore facilità quando li si cerca;
8) Sbarazzarsi dei vestiti “per la casa”, in quanto bisogna sempre adottare lo stile che meglio rispecchia cosa vogliamo fare o essere nella vita;
9) Piegare e riporre accuratamente i vestiti, così da utilizzare al meglio lo spazio di cui si dispone.
Il tasto dolente: libri, documenti e carte
Secondo Kondo il problema maggiore quando si deve affrontare un riordino sono i libri ed i documenti, che creano sempre caos e non si sa mai come riporli. La prima cosa da fare è eliminare le cartacce e sistemare in maniera ordinata tutto quello che serve, magari in appositi contenitori. Da non sottovalutare, poi, sono gli appunti e le dispense scolastiche, che vengono conservate quasi sempre per intero, occupando molto spazio. In questo caso, è bene conservare un solo oggetto di questa precisa categoria, in modo da trasformarlo i un simbolo, in grado di far ricordare prontamente il periodo scolastico.