Il limone di mare è uno dei frutti di mare meno conosciuti del Bel Paese. La parte considerata appetitosa è quella gialla, dove sono contenuti i visceri ed il cui sapore risulta decisamente asprigno. Il nome scientifico è Microcosmus sulcatus e fa riferimento al fatto che tutto intorno alle tunica si insediano altri organismi, tanto che appare come un giardino fiorito composto da spugne, alghe, attinie, policheti sedentari, ecc.
Ciò ne ostacola l’individuazione, anche perché vive attaccato al substrato marino. I limoni di mare hanno una forma cilindrica, che varia dai 5 ai 10 centimetri di lunghezza. Di solito, prediligono i fondali melmosi o rocciosi, ma lontani dalla zona costiera, tanto che li si può ritrovare anche a 100 metri di profondità. Questi piccoli gioielli degli abissi sono esclusivi del Mar Mediterraneo. In Italia sono reperibili soprattutto in Campania dove vengono chiamati carnummole.
Alcune curiosità sui limoni di mare
Il limone di mare, anche detto uovo di mare, per questa sua colorazione gialla intensa, si alimenta per filtrazione di fitoplancton, mediante l’impiego di ciglia che convogliano l’acqua di mare ed il nutrimento verso il sifone inalante e la bocca. Proprio in questa zona si trova l’endostilo, una ghiandola ricca di iodio, che ricorda vagamente la tiroide.
Ciò rende questo frutto di mare uno dei cibi maggiormente ricchi di iodio disponibili ed estremamente salutare. Inoltre, è un’eccellente fonte di proteine, sostanze antiossidanti e vitamine, specialmente C. Dal punto di vista calorico è un vero e proprio tocca sana, visto che contiene anche pochi lipidi. Infatti, un etto di questo frutto di mare contiene 86 calorie, 11,9 grammi di proteine e solo 2,24 grammi di grassi.
I microcosmus sono specie ermafrodite insufficienti: la fecondazione è esterna e le larve assomigliano molto ai girini. Il sangue di questi molluschi contiene il vanadio, un metallo, in quanto l’emovanadina va a sostituire l’emoglobina. Il costo varia in base al periodo in cui vengono pescati. Solitamente il prezzo si aggira tra i 25 ed i 30 euro al chilogrammo.
Il modo migliore per gustare questi frutti di mare
Le uova di mare sono in grado di impreziosire numerosi piatti. Tuttavia, per poterle usare è necessario capire come aprirle al meglio. Di fatto, è necessario munirsi di un coltello con la lama appuntita ed utilizzarlo per aprile a metà, come accade con le ostriche e le vongole. Queste prelibatezze marine possono essere gustate crude o cotte. Nel primo caso basta esaltarle con del succo di limone e servirle come antipasto o come aperitivo.
Nel secondo caso, invece, i limoni di mare vengono usati in Francia nella Bouillabaisse, una zuppa di pesce che viene preparata in Provenza. In Campania, invece, vengono utilizzati per condire gli spaghetti, con una generosa aggiunta di erbe aromatiche.
É importante ricordare, però, che la cottura deve essere molto delicata e rapida, in modo da non rovinare questi piccoli e preziosi gioielli del mare. Infine, all’estero c’è anche chi ne sfrutta il sapore asprigno ed insolito per preparare del sushi gourmet.