La stagione autunnale porta con sé un evento a cui ormai dovremmo essere abituati: una maggiore caduta dei capelli. La colpa è della riduzione del numero di ore di luce a disposizione, a causa della quale si verifica un’alterazione dei livelli di ormoni androgeni in circolo. Tali ormoni svolgono un ruolo di primo piano nel metabolismo dei follicoli piliferi, e la loro concentrazione cambia in base ai ritmi delle stagioni. Insomma, con il passaggio dal sole estivo ai primi rigori autunnali la chioma tende indebolirsi, ma si tratta di un fenomeno fisiologico che non deve suscitare particolare allarme. Per altro, i capelli cadono – anche se in misura minore – pure nel resto dell’anno, per effetto di un ricambio fisiologico del tutto naturale.
I rimedi per contrastare la caduta dei capelli
Sono numerosi i rimedi alla caduta dei capelli nell’uomo e nella donna, e non tutti così noti: per esempio, l’acupressura e l’acupuntura, che vengono praticate dai sostenitori della medicina cinese. Pare che il massaggio eseguito con gli aghi sia in grado di stimolare i meridiani, che corrispondono ai punti di energia del corpo umano: ciò permette di migliorare la circolazione sanguigna in corrispondenza dei follicoli. Le tecniche di rilassamento possono essere utili, invece, quando la perdita dei capelli è dovuta allo stress. Vale la pena, poi, di seguire un regime alimentare equilibrato, ma in alcuni casi non si può fare a meno di trattamenti tricologici ad hoc: tra gli altri, si segnala la linea Tricosil.
Attenzione alle carenze nutrizionali
Quello che si porta in tavola può avere un ruolo di rilievo sul piano della salute dei capelli e dal punto di vista della debolezza della chioma. Un regime alimentare caratterizzato da una carenza di proteine e di ferro, per esempio, è pericoloso sotto questo aspetto. Che cosa mangiare, dunque? Non dovrebbero mai mancare nella dieta quotidiana gli alimenti che assicurano il giusto apporto di vitamina B, come per esempio il rosso dell’uovo, il fegato, il lievito di birra e i cereali. Per la salute delle cellule dei capelli c’è bisogno dello zolfo, il cui apporto è correlato all’assunzione di biotina, vale a dire la vitamina H che si trova nella frutta fresca e nel riso integrale.
Cosa mangiare e che cosa non mangiare
Il consumo di zucchero raffinato dovrebbe essere per quanto possibile limitato, in quanto il saccarosio, essendo privo delle vitamine del gruppo B, ha l’effetto di depauperare le riserve del corpo umano. Via libera, invece, al tè verde, che contiene polifenoli dalle proprietà antiossidanti: per addolcirlo sono ammessi sia lo zucchero di canna che il miele. Non vanno molto bene per la salute dei capelli i cibi precotti in scatola, che impoveriscono la riserva di vitamine.
Perché le vitamine sono così importanti
Non è un caso che si ponga l’accento in maniera così insistita sulle vitamine, poiché ognuna di esse è di fondamentale importanza per attenuare la caduta dei capelli nel corso della stagione autunnale. La vitamina B6, per esempio, contribuisce a ridurre la produzione di DHT, un ormone da cui può dipendere la seborrea. Tale vitamina è contenuta nelle nocciole, nelle farine integrali, nelle banane, nelle verdure a foglia scura e nelle arance.
Quali sono le vitamine più preziose per i capelli
L’attività del bulbo pilifero, invece, viene stimolata dalla vitamina B4, che è presente nei fagiolini, nei broccoli, nei latticini e nelle uova. Nei legumi si trova la vitamina B1, che contribuisce a far crescere i capelli in maniera sana, mentre la vitamina B9 è contenuta nel germe di grano e nei pomodori. Da non dimenticare, infine, la vitamina B5, che viene fornita dai broccoli, dal fegato, dai funghi, dalle arachidi e dalle uova: serve a velocizzare la ricrescita del capello.