Deficit erettile: come risolvere i problemi di coppia secondo l’andrologo De Luca

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Uno dei problemi principali all’interno della vita di coppia è senza dubbio il deficit erettile, un disturbo in grado di mettere a rischio il benessere psicofisico dei partner.

Soltanto in Italia sarebbero oltre 3 milioni gli uomini colpiti da tale disfunzione, come indicato da un report della società europea di andrologia, ad ogni modo la consapevolezza in merito a questo disturbo è davvero bassa, con più di una persona su tre che non conosce tale patologia e i trattamenti ad hoc disponibili.

Per questo motivo, è indispensabile una maggiore informazione, favorendo il dialogo nella coppia nei confronti delle soluzioni mediche presenti e dell’importanza di un supporto andrologico specializzato.

Indicazioni utili vengono proposte da esperti in materia come l’uro-andrologo Francesco De Luca, da anni impegnato nello studio e nell’applicazione di trattamenti specifici per la cura del deficit erettile, con un know-how internazionale frutto di collaborazioni e ricerche a livello europeo.

Secondo il Dott. De Luca, per individuare la terapia più adatta è essenziale identificare le cause della disfunzione erettile, altrimenti il rischio è di andare a realizzare un intervento non specifico e poco funzionale.

Ovviamente, sarebbe utile convincere il proprio partner a seguire un percorso programmato di prevenzione uro-andrologica, così come avviene per le donne con il ginecologo: un approccio che consentirebbe di rilevare immediatamente eventuali anomalie e migliorare l’efficacia dei trattamenti.

La terapia a onde d’urto a bassa intensità

La medicina moderna è in grado di offrire soluzioni non invasive per la cura del deficit erettile, specialmente quando tale patologia viene individuata alle prime fasi oppure si manifesta in maniera lieve.

In questi casi, un metodo innovativo molto apprezzato è la terapia a onde d’urto a bassa intensità, con la quale si vanno a proiettare degli impulsi brevi, di appena 5 millisecondi, agendo sui vasi sanguigni.

Questo processo stimola la neo-angiogenesi, favorendo la formazione di nuovi vasi sanguigni per migliorare l’afflusso di sangue nel pene, con benefici che vanno all’aumento della durezza dell’erezione all’incremento della durata erettile. Il vantaggio principale di questo trattamento è lo svolgimento ambulatoriale, attraverso veloci sessioni di circa 20 minuti, con risultati rapidi dopo appena pochi appuntamenti.

La terapia a onde d’urto è indicata in diversi casi, ad esempio negli uomini diabetici, nelle persone che hanno effettuato una prostatectomia radicale e molti altri soggetti colpiti da deficit erettile. L’assenza di rischi significativi, e la mancanza di dolori o fastidi particolarmente intensi, rendono questo approccio piuttosto funzionale e apprezzato, ad ogni modo è essenziale sottoporsi a una visita andrologica preliminare e realizzare una serie di esami per inquadrare correttamente il disturbo erettile.

Altri trattamenti disponibili contro il deficit erettile

Naturalmente, il trattamento a onde d’urto non è l’unica opzione a disposizione per gli uomini colpiti da una disfunzione erettile, infatti esistono diverse terapie mediche che possono essere seguite in base ad ogni caso specifico.

Ad esempio, in alcune situazioni è possibile preferire una terapia orale, utilizzando dei farmaci per migliorare l’afflusso di sangue nel pene e aumentare la qualità dell’erezione, andando ad agire sui corpi cavernosi. In alternativa, laddove il trattamento farmacologico non si rivela la soluzione giusta, si possono effettuare delle applicazioni intracavernose tramite iniezioni o l’utilizzo di apposite creme.

Altrimenti, è possibile optare per la protesi peniena, un rimedio adottato come ultima istanza quando tutti gli approcci precedenti si sono rivelati insoddisfacenti, sebbene la terapia a onde d’urto consenta spesso di evitare l’impianto protesico, soprattutto quando si riesce a intervenire per tempo.

Prevenzione andrologica: il rimedio migliore contro il deficit erettile

Risolvere i problemi di coppia si rivela spesso un compito gravoso, in grado di mettere a dure prova la serenità coniugale e la tranquillità familiare. Non è raro che un deficit erettile comporti un peggioramento della qualità del rapporto, passando dalla sfera intima e sessuale a quella sociale e interpersonale.

Per questo motivo è indispensabile aumentare la consapevolezza degli uomini sull’importanza della prevenzione uro-andrologica, allo stesso modo di quanto avviene con le donne, le quali già dalla preadolescenza iniziano a recarsi abitualmente dal ginecologo.

Questo approccio garantisce un netto incremento della qualità di vita, senza contare gli effetti benefici sulla salute, grazie alla possibilità di prevenire e intervenire tempestivamente in presenza di disturbi e patologie.

Ugualmente, anche gli uomini dovrebbero accompagnare le fasi di crescita con il supporto di un andrologo specializzato, concentrandosi sui momenti più delicati dell’adolescenza, della vita adulta e della terza età.

Attraverso visite uro-andrologiche programmate, è possibile monitorare la salute degli uomini, identificare eventuali anomalie e favorire l’educazione sessuale, intervenendo sulle cause dei principali problemi che possono manifestarsi ed evitare spiacevoli complicazioni e aggravamenti.