Ci sono degli stilisti che sono destinati a diventare leggenda ed a trovare largo consenso tra le celebrità, questo è certamente il caso di Alexander McQueen. Infatti, il designer britannico, morto a soli 40 anni, l’11 febbraio 2010, è ancora fortemente rimpianto dall’intero star system hollywoodiano. Ma come mai ha avuto così tanto successo? Scopriamolo insieme.
Le origini e la carriera dello stilista britannico
Lee Alexander McQueen è nato il 17 marzo 1969 (sotto il segno del Toro) a Londra, precisamente a Lewisham. Le sue origini sono piuttosto modeste e non gli consentono di avere molte opportunità di studio. Inoltre, durante l’infanzia è costretto a subire diversi abusi dal marito di una delle sorelle, che lo segnano profondamente, pur rimanendo una persona dai principi sani e dotata di un grande calore umano.
La passione per la moda arriva presto, tant’è che realizza diversi vestiti per le tre sorelle, così come la consapevolezza di essere omosessuale (ad appena 6 anni). Comincia a muovere i primi passi come stilista, ottenendo, a soli 16 anni, un apprendistato presso una della più importanti sartorie londinesi, che vanta un’importante clientela, tra cui anche il principe Carlo.
Nel 1992, nonostante le difficoltà economiche, si diploma al Central Saint Martins College of Art and Design. Da qui il successo è praticamente immediato, grazie anche all’amica stilista Isabella Blow. Attira, infatti, importanti star, come Bjork, per la quale dirige anche un video musicale. Nel 1996 diventa direttore creativo del brand Givenchy, al posto di John Galliano.
Per tutta la durata dell’incarico, che termina nel 2001, è chiamato a tenere a freno le sue idee rivoluzionarie, in grado di sconvolgere il pubblico, come le scarpe a chela di granchio tanto amate da Lady Gaga. Oggi, nonostante la morte dello stilista, i suoi capi continuano a sfilare in passerella grazie a Sarah Burton.
La vita privata di Alexander McQueen
Non molti sanno che il celebre stilista, venuto a mancare troppo presto, è stato legato per ben 12 anni a Archie Reed, anche lui designer. L’uomo, in realtà, è bisessuale. Infatti, è sposato ancora oggi con la cantante Alexis Reed, ed ha una figlia. La relazione tra i due è terminata poco prima della morte di McQueen, e ha fatto venire alla luce la sua dipendenza da 600 sterline di cocaina al giorno. Proprio l’ex compagno di Alexander McQueen ha fatto sapere che gli spacciatori lasciavano la droga nella sua cassetta delle lettere, poiché tanto sapevano che sarebbero sicuramente stati chiamati di lì a qualche giorno.
Alcune curiosità sul genio della moda
1) Si è suicidato
Le fonti più vicine allo stilista hanno fatto sapere che la depressione lo ha attanagliato per diversi anni. Questo stato di sofferenza lo ha portato a togliersi la vita poco dopo la morte dell’adorata madre. Con ogni probabilità questa decisione l’aveva maturata da tempo, ma volle aspettare che la mamma non fosse più in vita, per non spezzarle il cuore. Ma come si è ucciso? Ha assunto un mix di droga e farmaci e poi si è impiccato nella casa sua di Londra. Ha lasciato un biglietto con scritto: “Prendetevi cura dei miei cani. Vi amo. Lee“.
2) Un biglietto di sola andata per l’Italia
Nel 1989 Alexander McQueen ha comprato un biglietto per l’Italia. Non conosceva la lingua e non aveva soldi. Tuttavia, a muoverlo era un forte desiderio, che si è tramutato in realtà: lavorare per Romeo Gigli.
3) Un forte legame con Isabella Blow
É stato fortemente legato ad Isabella Blow, la prima persona che ha creduto veramente nella sue doti di stilista. L’amica è morta suicida nel 2007 e per commemorala le ha dedicato un’intera collezione.
Potrebbero interessarti anche:
Stella McCartney: la stilista figlia d’arte che si batte per la moda green
Rick Owens: lo stilista in bianco e nero che ha conquistato il mondo