La marijuana legale è composta da CBD e THC, due sostanze che permettono di ottenere diversi benefici, se usate in modo corretto e nei limiti consentiti dalla legge. Le due componenti presentano differenze importanti, che è bene conoscere, anche per comprendere al meglio la definizione di “erba legale”.
Marijuana legale, CBD e THC: le caratteristiche di queste due componenti
La marijuana legale è formata da CBD e THC, due componenti di cui è bene conoscere le proprietà e le caratteristiche. La prima sigla indica il termine “cannabidiolo”, mentre la seconda sta per “tetraidrocannabinolo”. L’elemento principale da sottolineare riguarda una differenza tra le due sostanze, in quanto la prima non presenta degli effetti psicoattivi, mentre la seconda sì. Questo implica che elevate quantità di THC possono produrre il cosiddetto “effetto sballo”. Per questo, per far sì che si possa commerciare erba legale, per legge devono esserci delle percentuali di tetraidrocannabinolo che non superino lo 0,5%. Sostanze del genere che rispettano i termini stabiliti dalla normativa in atto possono essere acquistate presso negozi online, come per esempio la marijuana legale di canapaboom.com.
Se quella appena indicata è la principale differenza tra i due composti citati, è bene conoscere altre caratteristiche che li riguardano, come per esempio gli aspetti benefici che possono derivare da un consumo corretto e non eccessivo. Non si deve dimenticare infatti che l’erba legale possiede anche delle proprietà curative e per questo viene usata in determinati casi per ridurre alcune problematiche di salute o eliminarle.
CBD e THC: gli elementi vantaggiosi
La cannabis può essere usata in campo medico, in quanto il CBD e il THC presentano delle proprietà terapeutiche. Per quanto riguarda il primo, questo agisce sui recettori GPR55 e CB2, nonché sul 5-HT1A. Stimolando questi ultimi, il cannabidiolo provoca effetti positivi sulla memoria a breve termine, in quanto tende a rafforzarla. Oltre a questo però garantisce una riduzione dei sintomi legati agli attacchi di ansia e di panico e permette di provare una certa sensazione di relax.
Si aggiungono a questi indicati anche degli aspetti positivi sulla bellezza, perché un uso regolare di cosmetici a base di CBD sembrerebbe apportare un certo giovamento alla pelle, che infatti apparirebbe più lucida e setosa.
Per quanto riguarda il tetraidrocannabinolo invece, questo sembrerebbe spingere il soggetto ad aumentare il suo senso di appetito, ma ovviamente questo non vale per ogni individuo. In più i recettori su cui agisce il composto in questione sono il CB-1 e CB-2 e stimolandoli, permette di ricevere un senso di piacere, ma non solo. Il THC infatti viene usato dai medici anche per ridurre i dolori fisici nei pazienti. Ovviamente tale uso è consentito solo se prescritto da personale competente. Oltre a diminuire il dolore però può essere usato anche per lenire problematiche neurologiche o simili, nonché persino per la sclerosi multipla. Come si è visto, l’erba legale contiene le due componenti indicate, che presentano vari effetti positivi, sempre se il loro uso non è esagerato e se si rispettano le indicazioni delle normative vigenti.