Piercing orecchio: quanti tipi ne esistono

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Piercing orecchio

Dire oggi piercing orecchio significa poco e nulla poiché ne esistono di diversi tipi che vale la pena conoscere meglio prima di andare in uno studio di tattoo e piercing per decorare l’orecchio con orecchini, anelli e vari. Alcuni sono noti e molto conosciuti magari perché vistosi, mentre altri sono più celati e capita di non sapere nemmeno che era possibile bucare l’orecchio in quel punto. A tal proposito, fare il piercing orecchio non fa molto male, ma dipenda dalla zona che va tenuta sempre ben curata e disinfettata.

Ora iniziamo subito con una piccola enciclopedia dei più bei piercing orecchio da fare.

Il grande classico helix con tante varianti

Spesso quando si nomina il piercing orecchio si fa riferimento all’helix. Si tratta di un foro praticato sulla parte più alta dell’orecchio. L’orecchio può avere anche più di un helix. Chi ah paura di forare l’orecchio ma vuole a tutti i costi l’helix, trova in commercio tanti orecchini che danno l’impressione di aver bucato l’orecchio quando invece è solo un piercing finto. Se l’helix viene fatto nella parte dell’orecchio più vicina alla testa invece che verso l’esterno, si chiama forward helix. Scendendo più in giù verso il lobo, si hanno altri piercing che prendono il nome di auricle e snug. In particolare quest’ultimo, si pratica appena appena verso l’intero.

L’originale scaffold

Un piercing all’orecchio molto particolare e originale prende il nome di scaffold. Si tratta di una barra che collega un helix e un forward helix. Si indossa una sorta di bilanciere, cioè una vistosa barra che attraversa la parte altra dell’orecchio con due palline all’estremità sui due helix.

L’elegante tragus

In poche parole, l’orecchio si può forare in diversi punti poiché si tratta di una cartilagine morbida piena di nicchie dove sistemare un bel gioiello. Uno dei piercing orecchio più eleganti che sta bene anche alle ragazze che non hanno un look propriamente rock e grunge – lo ha anche l’attrice Scarlett Johansson–, si chiama tragus. Si tratta di bucare il pezzettino di cartilagine vicino alla testa che protegge il canale uditivo. Si può mettere un cerchietto ma spesso si preferisce un brillantino, anche dalla forma più elaborata.

Il piercing orecchio non per tutti: rook

Come detto prima, l’orecchio ha diverse cavità ma alcune persone ne hanno più o meno di altri. Infatti, chi ha l’orecchio piuttosto liscio, può non avere questo rialzo di cartilagine dove fare il rook. Si tratta di bucare la parte interna del padiglione, la piega più alta. Se si buca la piega dell’orecchio più in basso centrale nel padiglione auricolare, il piercing prende il nome di daith.

Il centralissimo conch

Infine, esiste un altro piercing all’orecchio da prendere in considerazione: il conch. Questo foro viene praticato nella parte centrale e convessa del padiglione auricolare. Alcuni mettono solo un puntino mentre altri preferiscono un cerchio di grandi dimensioni per un look molto più aggressivo.