La rimozione tatuaggi è un argomento delicato, che interessa, non solo le persone comuni, ma anche le celebrities. Infatti importanti personalità del mondo dello spettacolo, come Belen Rodriguez e Katy Perry, hanno deciso di rimuovere uno o più tattoo che avevano sul corpo, per una delusione amorosa o semplicemente perché non desideravano più vedere un determinato simbolo stampato sulla pelle.
Secondo le ultime statistiche nel Bel Paese le persone tatuate sono circa 7 milioni. Di queste, la maggior parte, il 92,2% è soddisfatta dei propri tatuaggi. Tuttavia vi è anche qualcuno che sta pensando di procedere con la rimozione, il 17,2%, mentre c’è anche chi ha già provveduto, il 4,3 %. Nonostante gli abitanti dello Stivale siano ancora poco interessati all’eliminazione dei tatuaggi, è bene capire come funziona il trattamento di rimozione e se è effettivamente efficace.
Ѐ veramente possibile la rimozione tatuaggi?
Non molte persone sanno che la pratica di rimuovere i tatuaggio è estremamente antica. In passato la tecnica utilizzata era estremamente dolorosa ed alquanto barbara. Infatti veniva impiegato del sale grosso ed una particolare fresa, che portava ad ottenere cicatrici deturpanti. In tempi più recenti si è passati ad attuare un vero e proprio intervento chirurgico, in grado di garantire meno dolore, ma non grandi vantaggi dal punto di vista estetico.
Negli anni ’80 si è avuta un’importante svolta, grazie all’impiego del laser, uno strumento poco invasivo, in grado di eliminare l’inchiostro dalla pelle. Tuttavia è bene specificare che si tratta di un trattamento costoso, doloroso e destinato a lasciare comunque delle piccole cicatrici. Non bisogna dimenticare, inoltre, che ad influire sulla buona riuscita della rimozione tatuaggi è la posizione del tattoo.
Di fatto, i segni posti sul tronco possono essere eliminati in poche sedute, mentre è più difficile agire in corrispondenza degli arti e delle zone periferiche del corpo. Altro importante aspetto da considerare è che il nero ed il marrone tendono ad essere rimossi con facilità. Il verde e l’azzurro, invece, sono alquanto persistenti. Ancora più difficili da eliminare sono il giallo ed il bianco.
Come funziona il trattamento di rimozione dei tattoo?
Di fatto, per la rimozione tatuaggi possono essere utilizzati due laser: il Q-Switched e il Picosecondi. Quest’ultimo è assai costoso, in quanto consente di attuare anche la rigenerazione cutanea. Ma perché si utilizzare il laser per eliminare dalla pelle i tattoo? Semplicemente poiché si tratta di uno strumento in grado di emettere onde elettromagnetiche, che a contatto con la cute producono un effetto fotomeccanico, in grado di frantumare il colore.
Tuttavia il numero delle sedute non è uguale per tutte le persone, ma varia a seconda di dove è posizionato il tatuaggio, dai colori utilizzati per crearlo (monocromatico o policromatico) e dalla tecnica impiegata per realizzarlo (linee o punti). Tra una seduta laser e l’altra è necessario fare trascorrere almeno 2 mesi, in modo da non alterare eccessivamente la pelle.
Purtroppo la rimozione dei tatuaggi è molto dolorosa. Inoltre il costo è davvero elevato, anche se dipende dal tipo di tatuaggio da rimuovere. In generale il prezzo oscilla tra i 100 e gli 800 euro a seduta per il laser Q-Switched, mentre per il Picosecondi il costo tende a lievitare.
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