Spesso si sente parlare di calze elastiche a compressione graduata, ma cosa sono esattamente e a cosa servono? Si tratta di uno dei rimedi più utilizzati da coloro che soffrono di insufficienza venosa, in quanto aiuta a ridurre il gonfiore, l’edema e la sensazione di gambe pesanti.
Tuttavia, le calze elastiche possono essere impiegate anche a scopo preventivo, per impedire l’insorgenza di trombi, ad esempio, nei pazienti allettati dopo un intervento chirurgico.Per svolgere al meglio la loro azione terapeutica, le calze elastiche devono essere indossate al mattino, ancora prima di alzarsi dal letto, ma soprattutto prima che gli arti inferiori comincino a gonfiarsi.
Ma come agiscono? Questo particolare tipo di calze agisce esercitando una pressione graduata, che risulta essere massima a livello della caviglia, per poi diminuire man mano che si arriva al ginocchio od alla coscia, a seconda del modello impiegato (autoreggente, gambaletto, monocollant o collant). Ciò favorisce il ritorno del sangue al cuore, che va a migliorare la circolazione venosa.
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Tipologie di calze elastiche: preventive o terapeutiche
Di fatto, esistono due differenti tipologie di calze elastiche: quelle preventive e quelle terapeutiche, che si differenziano tra loro per la pressione che esercitano sulle gambe ed in particolare a livello della caviglia, che viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg).
In sostanza, le calze elastiche preventive devono esercitare una pressione alla caviglia di almeno 6 mmHg fino ad arrivare ad un massimo di 15-20 mmHg, mentre le calze elastiche terapeutiche applicano una pressione alla caviglia che va da 20 a oltre 40 mmHg.
Le calze elastiche a compressione graduata, specialmente quelle terapeutiche, dovrebbero essere prescritte da uno specialista, dopo aver effettuato accurate visite mediche, ma soprattutto dopo aver escluso la presenza di diabete o di patologie arteriose, per le quali tale rimedio potrebbe rivelarsi dannoso.
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Il modo corretto per indossare le calze elastiche
Indossare le calze elastiche a compressione graduata non è facile. Per tale ragione, in commercio è possibile trovare diversi tipi di infilacalze, che permettono di facilitare tale operazione. Tuttavia, una valida alternativa è quella di indossare un paio di guanti, così da migliorare la presa delle mani sulle calze. Inoltre, tale sistema permette di preservare al meglio la calza, evitando di danneggiarla con le unghie.
Una volta indossato tale presidio medico, è importante anche controllare che non si formino pieghe, in modo da impedire che si verifichino eccessive compressioni in determinate aree, che potrebbero risultare dannose. Tuttavia, è importante non distenderle eccessivamente, poiché, anche in questo caso, il grado di compressione da esercitare potrebbe essere compromesso.
Un aspetto importante da considerare, oltre al grado di compressione necessario per trattare il problema che affligge il paziente, è la taglia, che deve essere adeguata. Per individuare quella più adatta, è importante tenere in considerazione l’altezza ed il peso, ma anche la misura della circonferenza di polpaccio, coscia e caviglia.