Come apparecchiare la tavola secondo le regole del bon ton

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Al contrario di quello che pensano molte persone, apparecchiare la tavola è una vera e propria arte, che deve essere rispettata soprattutto durante le occasioni speciali. Tuttavia, se è vero che il bon ton riporta delle regole ferree, è altrettanto vero che conoscerle da la possibilità di infrangerle, purché non venga meno il  buon senso e la praticità di uno dei luoghi più utilizzati nella vita di tutti i giorni: la tavola. Ecco, quindi, gli aspetti da considerare per una mise en place d’eccezione.

Preparazione del tavolo

La prima cosa da fare è pulire il tavolo designato per l’apparecchiatura e posizionarvi sopra (soprattutto nelle grandi occasioni) un panno protettivo, in modo che non si danneggi a seguito del calore di alcuni piatti o di eventuali urti. La tovaglia non deve presentare macchie e deve essere ben stirata, così da non presentare grinze una volta posizionata.

Le pieghe della stiratura (una unica, come quella che si fa sui pantaloni da uomo) sono concesse in caso di apparecchiatura informale, mentre in caso di ricevimento o di occasioni formali deve esserne completamente priva. Inoltre, è importante ricordare che la tovaglia deve essere abbastanza grande da coprire il tavolo, in stoffa e, possibilmente, avere i tovaglioli abbinati.

Rispettare la geometria della tavola

Sicuramente, molto importante è la geometria della tavola, che deve essere rispettata, sistemando ogni posto equidistante dagli altri ed allineando le sedie, ma anche gli oggetti utilizzati per l’apparecchiatura. Di fatto, è fondamentale tenere a mente che la tavola deve essere bella, ma anche fruibile, per tanto, è necessario lasciare un po’ di spazio tra un coperto e l’altro. Nel caso in cui si vogliano utilizzare candelabri o centrotavola, anch’essi devono essere posizionati tenendo conto della geometria dell’insieme.

Sistemazione delle stoviglie

Apparecchiare correttamente la tavola richiede tempo e molta pazienza. I primi elementi che devono essere posizionati sono i piatti piani o i sottopiatti, qualora si decida di utilizzarli. Anche nel caso i cui si opti per il servizio alla russa, che prevede di portare in tavola le pietanze già nei piatti dei commensali, al momento in cui ci si siede a tavola, il piatto piano deve essere presente.

Una volta terminata tale operazione è bene procedere con le posate: quelle più esterne sono le posate che devono essere utilizzate per prime. In seguito, è necessario procedere verso il piatto con le posate che serviranno per le portate successive. A sinistra vanno posizionate le forchette. Di norma, se il primo non è in brodo, ne vengono riportate due: quella accanto al tovagliolo per il primo piatto, e quella interna, per il secondo di pesce, carne o verdura.

A sinistra, invece, deve trovare posto il coltello e la lama deve essere rivolta verso il piatto. Più a destra del coltello, se necessario, va posizionato il cucchiaio. Il tovagliolo va piegato a rettangolo o a triangolo e deve essere posto a sinistra o, in alternativa, al centro sopra il piatto. Immediatamente sopra le forchette va il piattino del pane, mentre sopra il coltello ed il cucchiaio i bicchieri. Le posate da dessert, un tempo venivano apparecchiate sopra il piatto, mentre attualmente si preferisce portarle in tavola direttamente con il dolce.

Meglio puntare ad una tavola sobria

Di fatto, qualunque sia l’occasione, è meglio cercare di proporre una tavola sobria, ovvero non troppo carica di posate o di elementi di abbellimento. La moda di esagerare, apparecchiando in maniera opulenta è, tendenzialmente, da riservare ai ristoranti od ai banchetti serviti dal catering, mentre per la tavola privata è bene riproporre l’essenziale. Del resto, una tavola scomoda è una tavola in cui si sta malvolentieri. Al contrario, una tavola semplice ed apparecchiata in modo opportuno, può diventare il luogo in cui parlare ed intrattenersi anche dopo il pasto.