Microdermal piercing: che cos’è, come si applica e quali rischi si corrono

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Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di microdermal piercing, ma non tutti sanno effettivamente che cosa stia ad indicare tale termine. Di fatto, non è altro che un particolare tipo di piercing che si applica, ancorando sotto pelle una placchetta a forma di L, alla quale viene agganciata una pallina in titanio o un brillantino. Tale procedimento può essere attuato in qualunque parte del corpo, anche in quelle in cui il tradizionale piercing non può essere posizionato (zigomi, spalle, tempie, polsi, collo).

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, la procedura è semplice da realizzare e non prevede l’insorgenza di particolari irritazioni. Tuttavia, è necessario prendersene cura, specialmente subito dopo averlo fatto, così da scongiurare eventuali infezioni e favorire la completa guarigione delle pelle nelle zone immediatamente circostanti.

L’applicazione del microdermal piercing

Come già anticipato, la procedura necessaria per l’applicazione del microdermal piercing è piuttosto semplice. Tuttavia, è fondamentale seguire alcuni specifici passaggi per eseguirla al meglio. Prima di tutto è necessario disinfettare in maniera accurata la cute dove si intende procedere. Successivamente, il professionista, con un piccolo bisturi, il cosiddetto dermal punch, va a praticare una piccola incisione sulla pelle. La cute forata viene, quindi, sollevata leggermente con una pinza chirurgica, al fine di inserire la placchetta sulla quale può essere avvitata una pallina in titanio o un brillantino.

Il gioiello, infatti, è intercambiabile, basta semplicemente svitare quello che si vuole sostituire ed avvitare quello che si desidera applicare. Il procedimento necessario per l’applicazione del microdermal piercing non è particolarmente doloroso, anche se bisogna dire che tale aspetto è soggettivo. Sicuramente, la sensazione che si prova è diversa rispetto a quella di un tradizionale piercing, in quanto la procedura necessaria è più invasiva. Inoltre, possono verificarsi rigetti ed infezioni, anche se ciò non avviene di frequente.

Costo, pulizia ed eventuale eliminazione

Il microdermal piercing ha un costo che si aggira tra i 60 ed i 100 euro e deve essere effettuato da un professionista, onde evitare complicazioni o risultati non soddisfacenti. Dunque, è bene scegliere strutture apposite e non affidarsi ad esperti improvvisati. Può essere realizzato in qualunque parte del corpo, anche in quelle piatte in cui non è possibile intervenire in maniera tradizionale.

Tuttavia, è meglio non scegliere punti spesso soggetti ad urti o dove il piercing si potrebbe impigliare in qualcosa. Infatti, in questi casi, il rischio che si sviluppino irritazioni è abbastanza elevato. Un altro aspetto da considerare è l’igiene del microdermal piercing, che deve essere adeguata, in modo da evitare complicazioni. Di fatto, è bene pulire la zona con della soluzione salina, evitando la pulizia con i tradizionali saponi, ed applicare, almeno per i primi 7 giorni un cerotto.

Non bisogna, poi, mai toccare il piercing con le mani sporche ed attendere almeno 30 giorni prima di cambiare il gioiello, così da favorire la corretta cicatrizzazione. Inoltre, bisogna considerare che il microdelmal piercing è semipermanente, ovvero l’estrazione, per chi volesse liberarsene, deve essere eseguita da un professionista, in quanto è necessaria una particolare pinza.